lunedì 15 settembre 2008

Trofie alla cicoria e guanciale

cavolo ne è passato di tempo!


non ricordavo neanche di avere un blog, anzi, per fortuna maria mi ha regalato un bellissimo quadernino dove appuntare ricette altrimenti credo che sarebbero passati altri 3 mesi di inattività bloggatorio-gastronomica.

Ancora non ho messo il titolo al post, non so che ricetta scriverò, in questi mesi sono cambiate tante cose, l'italia ha cambiato allenatore, io forse cambierò città et università e soprattutto con l'estate sono cambiate le abitudini mangerecce, però tutto è destinato a ripetersi, come l'alternarsi delle stagioni, infatti Lippi è tornato alla guida della nazionale, io tornerò a studiare ed è tornato l'autunno...(mi rendo conto che sto scrivendo stronzate, non vi preoccupate ne sono cosciente)

--------------illumiazione-------------
la ricetta che vorrei postare oggi me l'ha suggerita un amico che non vedevo da qualche tempo, credo sia molto gustosa e non difficile quindi ve la espongo così come mi è stata detta, si tratta di:


Trofie con cicoria e guanciale (leggera non trovate?)


Ingredienti per 4 studenti:


500 gr di Trofie (o strozzapreti o maccheroni calabresi o pasta fresca simile)

500 gr di cicorietta romana (sembra tanta ma poi vedrete che bollendola si riduce un casino)

300 gr di guanciale

uno spicchio d'aglio

pecorino romano

pepe nero

peperoncino piccante

pecorino romano q.b.

olio extravergine di oliva

sale q.b.


Preparazione:

Pulite la cicoria tagliando la parte più dura del gambo (si dice gambo? mica è un fiore, cmq avete capito spero) e mettetela a bollire in una pentola capiente piena d'acqua salata (ma non troppo salata), se la cicoria è tenera ci vorrà circa una mezzoretta, se è più dura un'ora, vi consiglio di calcolare un oretta, male che và mettetela da parte una volta cotta a puntino, per sapere se la cicoria è pronta usate il metodo "empirico-sperimentale" che il caro Francis Bacon ha così bene illustrato nei suoi scritti (il filosofo non il pittore), ovvero: provatela, se è dura fatela stare ancora a bollire.

Quando la cicoria sarà cotta scolatela, tritatela sommariamente e mettetela in un piatto.

Mettete sul fuoco la pentola per la pasta con molta acqua (le trofia vogliono molta acqua) e quando bolle preparatevi a "calare" le trofie.

In una padella molto capiente mettete un pò di olio, uno spicchio d'aglio (se adorate l'aglio tagliatelo in 2 o 4 parti, se non vi entusiasma lasciatelo intero e levatelo a fine cottura, se siete vampiri non utilizzatelo) il peperoncino ed il guanciale tagliato a listarelle sottili, badate a non mettere troppo olio perchè il guanciale è tutto grasso quindi ungerà a dovere la padella.

Quando il guanciale prenderà colore aggiungete al preparato la cicoria e "ripassate" il tutto aiutandovi con un cucchiaio da cucina.

Scolate la pasta al dente e versate le trofie nella padella e continuate a mescolare aggiungendo un pò di pepe nero e pecorino a volontà.

Assaggiate e se il gusto vi aggrada sbafate il tutto senza avvertire gli altri ragazzi intenti a giocare alla playstation nell'altra stanza.

Se durante la preparazione avrete ascoltato qualche pezzo degli Ardecore (de roma!) il piatto ne avrà giovato abbastanza, le orecchie meno, ma si tratta di gusti...


Ecco, alla proxima...

nick