martedì 10 giugno 2008

Pennette lardiate al cartoccio (quando la solita arrabbiata non basta).

Quante volte avete mangiato pennette all'arrabbiata?
un casino!
E l'amatriciana?
Ancora di più.
Vi siete rotti i cosidetti?
Allora provate questa ricetta che sembra ricercata ma non lo è affatto, è di facile preparazione e sicuramente non deluderà i vostri palati (raffinati o trogloditi che siano).

Io adoro la roba al cartoccio, è più forte di me ma aprire l'involucro di stagnola ed annusare i profumi che si sprigionano è davvero un piacere quasi sessuale, eppoi ciuascuno ha "il suo" quindi la consueta "guerra delle porzioni" verrebbe evitata sul nascere.

Pennette lardiate al cartoccio
Ingradienti per 4 persone:

carta stagnola (altrimenti che cartoccio è?)

500 gr di pennette rigate (anche sedanini vanno bene, però stiamo parlando di pennette eccheccaspita!)

300 gr di salsa di pomodoro, a pezzettoni va benissimo ma anche i pelati in scatola (che consiglio, ma ricordatevi di spezzarli però), le marche anche più economiche sono bene accette, quando vedrò uno studente che puntualmente si prepara il sugo da sè (bollire pomodori, spellarli etc) allora voglio anche vedere il suo libretto degli esami!

2 peperoncini piccanti freschi (anche secchi, l'importante è che siano piccanti)

1 cipolla media

150 gr di lardo tagliato fine

200 gr di guanciale tagliato grosso

un mazzetto di prezzemolo

pepe nero quanto ne volete

pecorino romano in quantità




Preparazione:
Allora, mettete come al solito la pentola con l'acqua della pasta sul fuoco e preparate una padella per il soffritto.
Tritate la cipolla, tagliate a dadini il guanciale e versate tutto nella padella con un pò di olio d'oliva, dico poco perchè il guanciale sciogliendosi ungerà a dovere la padella, quando la cipolla inizia a dorarsi mettete nella padella i due peperoncini spezzati a metà (in modo che possano uscire i semini ed il sugo inizi ad "arrabbiarsi") , fate andare il tutto a fuoco moderato (se vedete che la cipolla "sfrizzica" troppo, abbassate la fiamma), pepate.
Quando sia il lardo sia la cipolla iniziano a colorarsi versate la salsa di pomodoro nella padella, allungate con un pò (un mezzo mestolo) d'acqua di cottura e lasciate che il sugo faccia il suo corso, lasciatelo "pappetiare" a fiamma bassa per circa 20 minuti, se notate che si asciuga troppo mettete un altro pò d'acqua, altrimenti calma, calma, calma....zzzz.
Non addormetatevi, l'acqua inizia a bollire! Buttate la pasta!
Nel frattempo tagliate a listarelle sottili sottili e lunghe il lardo e mettetelo da parte ed iniziate a tritare il prezzemolo.
Scolate la pasta al dente!
Ben al dente, circa 2 minuti e mezzo prima del tempo di cottura e dopo averla scolata versate il tutto nella padella, girando e rigirando con un cucchiaio da cucina.
Ora viene il bello: iniziate a riempire i cartocci* e prima di chiuderli stendete sulla pasta fumante delle belle listarelle di lardo indi una generosa spolverata di pecorino e per finire un bel pò di prezzemolo tritato, chiudete i cartocci e schiaffateli nel forno caldo (200 gradi) ed il gioco è fatto. (se in caso vi sembra troppo secco il sugo aggiungete se proprio dovete un filino di olio prima di infornare, ma il lardo sciogliendosi dovrebbe fare la sua parte!).

Ora dovrete stare per circa 8/10 minuti seduti su una sedia a osservare in stato di semi-incoscienza i cartocci nel forno, mi raccomando, questo passaggio è fondamentale per la buona riuscita del piatto!
Finita l'attesa, se siete ancora in possesso delle vostre facoltà mentali potete godervi questo bel piatto che ha del rozzo e del raffinato, proprio come lo studente modello.

Da abbinarsi ad un vino rosso sincero, un bel sangiovese direi, ma che non costi più di 5 euro!

Se mentre cucinate mettete sul piatto* "Earth 2" degli Earth scoprirete che al termine del lato A il sugo sarà pronto.

*non sapete fare i cartocci? siete degli impediti!
uff, allora: prendete un bel foglio di stagnola, tagliatene un bel pezzo grande ed incurvatelo un pò "a barchetta", ora versateci dentro la pasta ed il resto, poi richiudetelo vedendo bene di arrotolare le estremità, anche se lo lasciate un pò aperto al centro fa nulla, i cartocci poi metteteli in una teglia da forno o in una sperlunga o dove c...o volete, l'importante è che non vadano a diretto contatto con la fiamma altrimenti si aprono e addio magnata.

*giradischi, non piatto di portata!

Byeeee Nick


Ps
La pasta andrebbe mangiata nel cartoccio stesso naturalmente, ed il cartoccio andrebbe infilato nei piatti di plastica, ma visto che dobbiamo essere ecocompatibili anche i piatti normali vanno bene!

Pps
Ma la morte sua sono i piatti di plastica! Credetemi!

3 commenti:

mariè ha detto...

vedo che non sono la sola ad apprezzare le doti del Lardo!!Bene, bene:)
Grazie e a presto!

mariè ha detto...

Ps il tuo blog è molto ironico e divertente, mi piace anche l'abbinamento musica e tempi di preparazione!:)))

Nick "micronde" Z ha detto...

grazie a te!
il lardo è un componente fondamentale nella dieta di un buongustaio!
la musica è parte integrante della preparazione!
ciaoooo
n